Riconoscere lo spazio – tempo nelle situazioni di gioco

Quanto è fondamentale la gestione delle variabili spazio e tempo in ogni situazione di gioco? Quali strumenti e metodi mettiamo in atto per aiutare i nostri giocatori?

A livello teorico, possiamo partire con la definizione in prestito dalla capacità coordinativa quale capacità di orientamento spazio – tempo dove si intende il riconoscimento da parte del giocatore del contesto in cui è calato nelle variabili spazio e tempo e sapere organizzare il proprio movimento in base a tali parametri.
Per la variabile spazio si intende non solo il campo di gioco, ma tutte le porzioni di campo in cui si svolge la situazione specifica. Ad esempio, sarà ben differente l’orientamento del giocatore in base allo spazio su un rinvio dal fondo o su un calcio di punizione dal limite.
Anche per la variabile tempo non si intende solamente la durata della partita di novanta minuti, ma anche il tempo di gioco focalizzato all’azione specifica. Ad esempio, un contropiede a campo aperto in cui si va a sfidare il portiere in uno contro uno; la partita dura novanta minuti, ma il contropiede durerà pochissimi secondi per evitare il recupero da parte dei difensori avversari andando a far svanire la situazione di uno contro portiere.

Detto quanto, l’importanza della lettura spazio e tempo è più che fondamentale per ogni giocatore in campo, ma come andiamo a sviluppare questa capacità?
Dato per assodato che non è possibile migliorare da zero questa lettura e che trattasi di dote innata del ragazzo legata alle esperienze complessive quotidiane, comunque è facoltà dell’allenatore saperle calare e fargliele ritrovare in contesti di gioco che si avvicinino quanto più possibile alla realtà di gioco.

Gli strumenti da mettere in atto? La realtà!
L’obiettivo dell’allenatore sarà, come appena accennato, quello di ricreare contesti reali di gioco che partono dall’11 contro 11 alla destrutturazione di questi contesti per situazioni.
Occorre ben tenere a mente che anche il clima è parte importante per il riconoscimento dello spazio e del tempo in quanto gli avversari e quel pizzico di tensione vanno a influenzare la lettura dei nostri parametri di interesse.
Quindi la realtà si intende come proposte sulla carta e anche come clima di gioco da ricreare durante l’allenamento.

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