NUMERO UNO – ALLA SCOPERTA DEL RUOLO DEL PORTIERE 20°puntata: la comunicazione nel ruolo del portiere

Il portiere “comanda la squadra” . Quante volte è stata detta questa frase, quante volte è stato detto al portiere di dare indicazioni ai compagni dato che da dietro vede tutto lo svolgimento del gioco.

Il concetto, di per sé, non è sbagliato. Il portiere effettivamente occupa una posizione in campo per cui ha la fortuna di poter vedere tutto quello che succede sul rettangolo verde. Quello che è veramente importante, però, è quello che il portiere effettivamente dice alla squadra perché anche la comunicazione dei numeri uno ha le sue peculiarità.

Per prima cosa è bene differenziare la comunicazione tra fase di possesso e soprattutto in fase di non possesso palla.

Nel primo caso il portiere si deve limitare a chiamare “uomo” o “solo” appena trasmessa la palla ma poi non è opportuno continui a dare indicazioni per il resto dello svolgimento dell’ azione. Sarebbe controproducente che il portiere continui a parlare con i compagni in possesso palla magari nella metà campo offensiva.

Nel secondo caso, invece, la comunicazione del portiere diventa fondamentale. In fase di non possesso le difficoltà per una squadra aumentano e il portiere può portare un contributo vocale non indifferente. Le indicazioni fornite possono riguardare i tagli degli attaccanti o l’attacco alla profondità e quindi un “ Paolo attenzione! Ti passa davanti” oppure un “Gigi occhio! Ti taglia alle spalle” oppure ancora “Occhio al lancio in profondità, scappate!” sono delle indicazioni molto utili. Un altro momento in cui i compagni di squadra possono avere bisogno di aiuto è quando sono di spalle e vengono pressati da un uomo e quindi “uomo a destra/sinistra” oppure in caso di retro passaggio “dammela sul destro/dammela sul sinistro”. Sono tutte piccole indicazioni veramente molto utili. Anche sui calci da fermo il portiere deve dare indicazioni: “state alti” / “rimanete in linea” oppure “le marcature” / “stiamo vivi, concentrati”. Ultimo aspetto, non per minor importanza ma perché è quello più conosciuto, è la comunicazione che il portiere deve fare quando esegue un’ uscita. Fondamentale per far sentire al sicuro i compagni ma anche per evitare spiacevoli scontri con i compagni stessi. Insomma in fase di non possesso ci sono veramente diversi momenti in cui il portiere può dare il suo contributo vocale.

Un’ altra cosa importante, riguardo a questo argomento, è il modo in cui il portiere comunica. Il tono della voce deve essere deciso e sicuro, il messaggio deve arrivare forte e chiaro ai destinatari. Un portiere che comunica “sottovoce” non serve.

Parate in tuffo e in volo. Uscite basse e alte. Costruzione del gioco con i piedi ma anche comunicazione. Nulla va lasciato al caso in questo ruolo così affascinante e complicato.

Il Giornale dei Mister

Nuovi articoli ogni giorno redatti dal nostro staff.
Non perdertene neanche uno, seguici sui social!

Commenti recenti

    it_ITItalian