NUMERO UNO – ALLA SCOPERTA DEL RUOLO DEL PORTIERE

24° puntata: i quattro riferimenti del portiere

Il posizionamento e la postura in campo del portiere dipendono principalmente da quattro fattori: la posizione della palla, la porta, lo scaglionamento degli avversari in campo e la dislocazione in campo dei compagni.
Questi fattori sono tutti collegati tra di loro affinchè, poi, il portiere assuma postura e posizione corrette.      

La prima cosa importante è la posizione della palla. Essendo lo “strumento” con cui si gioca è fondamentale che in base a dove si trova la palla in campo il portiere agisca di conseguenza. Ad esempio se la palla si trova a 60/70 metri dalla porta il portiere dovrà avanzare nello spazio ed essere pronto ad intervenire in caso il pallone venga lanciato in profondità (difesa dello spazio): Viceversa se il pallone si trova più vicino alla porta è opportuno che il portiere arretri nello spazio e si preoccupi, principalmente, di intervenire in caso di conclusioni per cercare la rete (difesa della porta).      

Proprio la porta è la “casa” che il portiere deve difendere a tutti i costi. Utilizzando il gergo tecnico si parla di “difesa della porta” quando il portiere compie un intervento sul pallone trattenendolo oppure deviandolo fuori dallo specchio della porta. E’, naturalmente, anche questa un’ azione fondamentale da compiere ed è per questo che la porta è il secondo riferimento importante per un numero uno.       

Lo scaglionamento degli avversari non è altro che la disposizione degli avversari stessi in campo. Perché è un riferimento importante? Perché un portiere in possesso del pallone, osservando lo scaglionamento difensivo degli avversari, può ragionare su come trasmetterlo (se corto, filtrante o lungo) mentre un portiere con la squadra in fase di non possesso può valutare le sue possibilità di intervento a difesa dello spazio anche in base allo scaglionamento offensivo degli avversari.  

Analogo discorso al precedente può essere fatto per quanto riguarda la disposizione dei compagni. Soprattutto in fase di non possesso e con, ad esempio, un pallone lanciato in profondità, il portiere può decidere se intervenire o meno a difesa dello spazio. Ipotizzando che, sempre ad esempio, su un pallone lanciato lungo attaccante e difendente sono vicini il portiere non dovrà uscire in quanto il suo intervento potrebbe arrecare danno all’ azione difensiva del suo compagno difendente. Al contrario se sullo stesso pallone il compagno difendente fosse in netto ritardo rispetto al pallone e all’ attaccante allora si che l’intervento a difesa dello spazio del portiere sarebbe veramente provvidenziale.         

Un quinto riferimento, non fondamentale come i quattro precedenti ma comunque importante, è quello che possono dare al portiere le linee del campo. I vertici dell’ area di porta ed il dischetto del rigore, ad esempio, sono riferimenti che aiutano il portiere ad “orientarsi” ed a trovare la corretta posizione in campo.            

I riferimenti sono degli importanti aspetti tattici che devono essere tenuti in considerazione dal portiere per una corretta lettura degli sviluppi del gioco e delle azioni da compiere all’ interno del campo.       

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