Il mio percorso nel campionato femminile – 2° puntata

Il campionato è alle porte. Manca meno di un mese e poche ragazze per disputare un campionato a 7. Incomincia cosi un intenso lavoro di PR, dove devo anche cercare dei collaboratori, il progetto comincia ad essere difficile da sostenere da solo.

Stampo numerosi volantini e con l’aiuto di mia figlia più piccola, mia prima allieva, tappezzo il paese, giro per la fiera del paese e faccio circolare la voce tra le mie conoscenze. 
Trovo anche due collaboratori, molto disponibili che mi aiutano come allenatori. Senza di loro non ce l’avrei mai fatta!

Organizziamo l’Open Day all’oratorio: un successo! Abbiamo un numero accettabile per poter partecipare al torneo.

Iniziamo ad allenare due volte a settimana. Il trio degli allenatori è composto da Alex, Jerry ed io. Ci dividiamo così i compiti: Jerry si occupa dei portieri e della fase difensiva. Alex della parte tecnica e io, oltre a coordinare il tutto, penso alla preparazione atletica e alle strategie di gioco.
Iniziamo con un’amichevole, grandi emozioni, non solo alle ragazze tremano le gambe ma anche noi siamo trepidanti.

Come da previsioni non vinciamo, anzi, subiamo molti goal ma, con grande gioia, riusciamo a anche noi a fare un goal! E la nostra unica rete viene festeggiata come se fosse quella che decideva la vittoria di un mondiale! A mettere la palla in porta è la più piccolina ma sicuramente la più esperta che, da lì a pochi mesi, andrà a giocare con l’Accdemia Femminile Milan.
Nelle partite successive fatichiamo molto, non riusciamo a trovare un’identità chiara, molte ragazze faticano, alcune non hanno mai giocato e hanno tanto da imparare. Proviamo diversi moduli, finché troviamo una quadra. Giochiamo con due difensori centrali più la giocatrice di fascia destra che scala come terzo di difesa in caso di necessità. Piazziamo una centrocampista centrale che smista i palloni e tira da fuori area, sulla sinistra, alla giocatrice con evidenti doti da fantasista, viene concessa  la massima “libertà di azione” cosi da scatenare il suo talento. In avanti una punta di movimento pronta sempre a segnare.

Cominciamo a cambiare marcia, facciamo un buon girone di ritorno ma, essendo purtroppo molto corto (solo quattro squadre), finiamo terzi a pari merito con la seconda che ha una migliore differenza reti. Ma è evidente che abbiamo imboccato la strada giusta. Le prime due passano al campionato Gold, terza e quarta al campionato Silver.

Prima della nuova competizione partecipiamo a diversi tornei, dove iniziamo a vincere e facciamo un’ottima figura.
A gennaio si riparte, prendiamo ancora alcuni goal, partite con il cardiopalma, in rimonta o comunque con un buon equilibrio fino alla fine. I risultati degli sforzi iniziano ad arrivare, le ragazze cominciano a rendersi conto di essere brave, si crea un bel gruppo, tutte pronte a supportarsi, le rivalità iniziali sembrano dimenticate.
Le ultime partite le vinciamo con molta facilità, anche contro chi sembrava più avanti di noi. 

Arriva la partita decisiva. Chi vince matematicamente trionfa.

Il giorno prima dell’incontro succede l’inevitabile, arriva un avversario inaspettato, sconosciuto, inarrestabile, il Covid-19.
Vengono annullati tutti i campionati CSI. Ha vinto lui…
Le ragazze prima sono speranzose che si potesse ripartire, poi la dura realtà ci fa perdere ogni speranza, mandando nello sconforto anche i più ottimisti. Molte ragazze in questo periodo cadono nel pessimismo, le loro certezze, poche al giorno d’oggi, crollano. Dobbiamo fare qualcosa.
Decidiamo di organizzare delle video call per non lasciarle sole e per mantenere vivo lo spirito di squadra. Facciamo lezioni di pratica, di teoria, quiz e vari giochi. Rimaniamo uniti anche se distanti. Facciamo capire al Covid che noi siamo più forti!

Inizia una nuova stagione calcistica, alcune ragazze decidono di cambiare categoria e passano in FIGC. Altre ne arrivano. Iniziamo il precampionato, facciamo i primi allenamenti, le prime amichevoli, ad una settimana dall’inizio del campionato si blocca di nuovo tutto per il virus. Stagione tormentata, ancora più della precedente, pochi allenamenti e ad aprile si riparte con una condizione fisica non ottimale.

Si ritorna a giocare, è quello che importa, dopo tanto tempo chiusi in casa, dove gli unici rapporti interpersonali sono stati solo davanti a dei monitor, cominciamo a respirare aria nuova e a incontrarci con persone vere.

I mesi in lockdown sono sembrati interminabili, quelli di libertà invece volano via velocemente e in un batter d’occhio la stagione volge al termine.

Uno sguardo speranzoso si rivolge ad un futuro di normalità, dove le nostre ragazze possono fare quello che più amano senza alcuna limitazione: giocare a calcio. 

Un ringraziamento speciale a chi sostiene e rende possibile questa incredibile avventura: i genitori, la Società e, in primis, le nostre fantastiche ragazze. 

Walter D’Affronto

Il Giornale dei Mister

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